L’osteopatia è un sistema affermato e riconosciuto di prevenzione sanitaria che si basa sul contatto manuale per la diagnosi e per il trattamento.
Rispetta la relazione tra il corpo, la mente e lo spirito sia in salute che nella malattia: pone l’enfasi sull’integrità strutturale e funzionale del corpo e sulla tendenza intrinseca del corpo ad auto-curarsi. Il trattamento osteopatico viene visto come influenza facilitante per incoraggiare questo processo di auto-regolazione.
I dolori accusati dai pazienti risultano da una relazione reciproca tra i componenti muscolo-scheletrici e quelli viscerali di una malattia o di uno sforzo, definizione fornita dal World Osteopathic Health Organization (WOHO).

Andrew Taylor Still
“Ho pensato che l’osso, osteon, fosse il punto da cui dovevo partire per accertare la causa delle condizioni patologiche e così ho messo insieme “osteo” con “patia” e ho ottenuto Osteopatia”. (Still, A.T. Autobiografia, 1897, p.98)
L’osteopatia è la regola del movimento, della materia e dello spirito, dove la materia e lo spirito non possono manifestarsi senza il movimento; pertanto noi osteopati affermiamo che il movimento è l’espressione stessa della vita”.  (1892)

Il termine “Osteopatia” è stato coniato dal suo fondatore, il chirurgo americano Dr. Andrew Taylor Still, che alla fine del secolo scorso, scoprì le relazioni esistenti tra l’equilibrio funzionale dell’insieme delle strutture del corpo e la salute; elaborò così una nuova concezione del corpo umano e un altro modo per curarlo. L’innovazione di tale metodologia consiste in alcuni principi cardine di cui ancora oggi l’osteopatia si avvale:

 L’Unità del corpo

L’individuo è visto nella sua globalità come un sistema composto da muscoli, strutture scheletriche, organi interni che trovano il loro collegamento nei centri nervosi della colonna vertebrale. Ogni parte costituente la persona (psiche inclusa) è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intera struttura, dunque, il benessere.

 La relazione tra struttura e funzione

Il Dr. Still concluse che l’osteopatia poteva riassumersi in un’unica frase “la struttura governa la funzione”. La perfezione di ogni funzione è legata alla perfezione della struttura portante, se tale equilibrio è alterato ci si trova di fronte a una disfunzione osteopatica, caratterizzata da una zona corporea in cui è andata persa la corretta mobilità. L’organismo reagirà a tale disequilibrio creando delle zone di compenso e di adattamenti corporei non favorevoli al benessere generale dell’organismo, determinando l’insorgenza del dolore.

 L’autoguarigione

In osteopatia non è il terapeuta che guarisce, ma il suo ruolo è quello di eliminare gli “ostacoli” alle vie di comunicazione del corpo al fine di permettere all’organismo, sfruttando i propri fenomeni di autoregolazione, di raggiungere la guarigione. L’osteopatia è una terapia manuale, complementare alla medicina classica. Tale metodica naturale e dolce tratta le varie patologie senza utilizzare farmaci , avvalendosi di un approccio causale e non sintomatico. L’osteopatia, infatti, studia l’individuo nel suo complesso e non si accontenta di risolvere il sintomo, ma va alla ricerca della causa di ogni sofferenza che può trovare la sua localizzazione anche in un’altra zona corporea rispetto alla zona del dolore. L’osteopatia si occupa principalmente dei problemi strutturali e meccanici di tipo muscolo-scheletrici a cui possono però associarsi delle alterazioni della funzione degli organi viscerali e del sistema cranio-sacrale. In altre parole non è impensabile che una postura scorretta possa provocare continui problemi quali pirosi (bruciori di stomaco), stipsi (stitichezza), dismenorrea (dolore mestruale), cefalea (mal di testa). In oltre poiché in osteopatia si ha una visione olistica del corpo umano è valida anche l’idea contraria e cioè che un problema funzionale dell’intestino, dell’apparato ginecologico possa provocare dei dolori di tipo muscolo-scheletrico. L’osteopatia, grazie proprio ai principi su cui si basa, interviene su persone di tutte le età, dal neonato all’anziano, alla donna in gravidanza. L’osteopatia si rivela efficace in diversi disturbi che spesso affliggono l’individuo impedendogli di poter condurre una vita serene. Tali disturbi sono: cervicalgie, lombalgie, artrosi, discopatie, cefalee, dolori articolari e muscolari da traumi, alterazioni dell’equilibrio, nevralgie, stanchezza cronica, affezioni congestizie come otiti, sinusiti, disturbi ginecologici e digestivi.

L’Osteopatia può essere divisa in tre categorie:

1. Cranio-sacrale
L’Osteopatia cranio-sacrale si applica a tutte quelle problematiche del tipo: emicrania, cefalea, sinusite, nevralgia del trigemino, tic dolorosi, paralisi di Bell, da frigor, disturbi degli occhi, orecchie, naso, allergie, nevralgia del trigemino, problemi all’articolazione temporo-mandibolare, problemi di coordinazione, dislessie, problemi di apprendimento, etc.

2. Strutturale
Si applica a tutte le problematiche della struttura osteo-articolare e muscolare quali: ernie discali, sciatalgie, lombalgie, dorsalgie, discopatie, problemi posturali, scoliosi, artrosi, etc.

3. Viscerale
Si applica a tutte le problematiche che coinvolgono disfunzioni viscerali organiche o secondarie da problemi vertebrali, ptosi viscerali e disturbi funzionali dei vasi , nervi o viscere adiacenti, aderenze post-operatorie che causano una ristretta mobilità delle viscere del peritoneo che possono far sorgere tensioni e dolori muscolo-scheletrici, spasmi viscerali di origine somatica, squilibri del sistema nervoso autonomo (SNA), ernia iatale, etc.